Riordiniamo gli incentivi per l'edilizia
Riaccendiamo l’economia del rinnovamento energetico degli edifici
SMETTIAMO DI BRUCIARE SOLDI
Investiamo per riaccendere l'economia del rinnovamento energetico degli edifici
- Stiamo bruciando denaro per costi energetici altissimi, sulle cui fluttuazioni non abbiamo nessuna scelta o controllo
- Le eccessive emissioni nell’ambiente rendono le città e il pianeta sempre meno ospitali
- La Direttiva Europea EPBD in termini di efficienza energetica approvata è sempre più stringente.
PERCHÉ RIORDINARE GLI INCENTIVI
Con il 75% degli edifici italiani inefficienti energeticamente e un aumento incontrollato dei costi energetici, diventa imperativo adottare misure efficaci per ridurre il consumo energetico e le emissioni.
Il Paese Italia spende 90 miliardi di euro all’anno in energia (media degli ultimi 4 anni), oltre il 40% della spesa è destinata al riscaldamento e raffrescamento degli edifici esistenti. Inoltre siamo dipendenti dai fornitori stranieri.
Secondo il rapporto realizzato da Copernicus con il WMO, Il 2023 è stato l'anno dei record negativi per l'Europa con, tra i tanti, le temperature più calde, l'anno più piovoso e la maggiore perdita di volume dei ghiacciai.
L’Europa, con la direttiva Case Green, indica questi obiettivi:
- Piani di riduzione: ogni Stato membro deve adottare un piano di riduzione del consumo di energia primaria degli edifici residenziali del 16% entro il 2030 e del 20-22% entro il 2035.
- Focus su edifici con prestazioni peggiori: almeno il 55% della riduzione del consumo medio di energia primaria deve essere ottenuto attraverso la riqualificazione degli edifici con le peggiori prestazioni.
- Edifici non residenziali: miglioramento graduale attraverso standard minimi di prestazione energetica, con l’obiettivo di riqualificare il 16% entro il 2030 e il 26% entro il 2033.
CHI SIAMO
Noi di Rete Irene operiamo dal 2013 come rete di aziende selezionate e specializzate verticalmente nella riqualificazione energetica degli edifici.
Avevamo intuito già più di 10 anni fa che il problema economico, sociale ed ambientale derivato dagli edifici energivori sarebbe diventato di primario interesse non solo nazionale, ma globale.
Solo negli ultimi 3 anni abbiamo realizzato 196 interventi di riqualificazione energetica integrata con una percentuale media di abbattimento dei consumi energetici pari al 67%, con un salto medio di oltre 4 classi energetiche.
OLTRE IL SUPERBONUS CORREGGENDONE I DIFETTI
L'esperienza del Superbonus 110% ha indicato la strada verso la decarbonizzazione degli edifici, ma ha anche gettato ombre di complessità e inefficienze. Riconoscendo sia i pregi che i difetti di questa iniziativa, la nostra proposta di riordino degli incentivi fiscali mira a raccogliere gli insegnamenti cruciali di questa esperienza.
Tutte le parti sono chiamate in causa a portare la propria responsabilità, nel miglior interesse di tutti:
La filiera della Riqualificazione degli Edifici.
Lo Stato
La finanza
I proprietari, ovvero gli utenti finali
Rete Irene, in quanto parte della filiera della riqualificazione energetica negli edifici, intende dare il proprio contributo per impostare il percorso verso un'edilizia sostenibile, evitando gli errori causati da ingenuità e approssimazioni nei recenti anni passati, costruendo su solide basi di efficacia ed equità un futuro in cui gli edifici a basse emissioni siano la normalità.
OBIETTIVI DELLA PROPOSTA
1
Favorire la riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale energivoro rendendola accessibile alle famiglie italiane
2
Adottare una serie di misure incentivanti sostenibili per lo Stato e allo stesso tempo in grado di avviare il processo nell’economia di filiera
3
Garantire che gli investimenti da parte di Stato e famiglie portino ai massimi risultati qualitativi e al massimo risparmio energetico
4. Impostare il piano di rinnovamento energetico degli edifici in Italia seguendo un ordine graduale che parta dagli edifici più energivori
La nostra proposta intende:
Promuovere un approccio pluri-obiettivo e integrato, volto a incentivare contemporaneamente interventi di categorie diverse e che possano soddisfare più ambiti di intervento.
Privilegiare la prestazione energetica ottenuta degli interventi, intesa come il massimo del risparmio energetico ottenibile dall’intervento.
Subordinare la cessione del credito a criteri qualitativi particolarmente rigorosi, come ulteriore meccanismo di stimolo di interventi che siano realmente nell’interesse pubblico.
Applicare i controlli previsti dal DL Antifrode in modo da tutelare i cittadini e lo Stato dalle truffe
NELLO SPECIFICO PROPONIAMO
DAL MODELLO SUPERBONUS
CON MIGLIORAMENTI MARGINALI E TROPPO COSTOSI RISPETTO AI BENEFICI OTTENUTI
Il solo salto di 2 classi energetiche, obiettivo troppo poco ambizioso e troppo facile da raggiungere, ha portato a:
- Edifici riqualificati con una percentuale di riduzione del fabbisogno energetico esigua rispetto all’investimento compiuto
- Annullamento della soglia di ingresso delle imprese realizzatrici in base a livelli di competenza minimi a garanzia dell’utente finale
MIGLIORAMENTI AGGIUNTIVI E MAGGIORE VALORE A PARITÀ DI COSTO
Questo approccio determina un impegno molto maggiore da parte degli operatori del settore, un impegno messo a disposizione per ottenere:
- Edifici che determinano una percentuale di riduzione del fabbisogno energetico congruente rispetto all’investimento compiuto.
- Innalzamento della soglia di ingresso delle imprese realizzatrici in modo da consentire di operare solo alle aziende e agli operatori di provata specializzazione pluriennale.
Si tratta di un nuovo incentivo pluri obiettivo, con 3 intensità incentivanti, a partire da un’aliquota del 70%, proporzionali al numero di ambiti di intervento coinvolti.
QUESTI I 4 AMBITI DI INTERVENTO:
Involucro e riscaldamento
Consolidamento strutturale
Energie rinnovabili
Raffrescamento
QUALI BENEFICI NE CONSEGUONO?
- Edifici che determinano una percentuale di riduzione del fabbisogno energetico congruente rispetto all’investimento compiuto
- Innalzamento della soglia di ingresso delle imprese realizzatrici in modo da consentire di operare solo alle aziende e agli operatori di provata specializzazione pluriennale.
PARTECIPA ANCHE TU
Cari colleghi imprenditori, professionisti, industriali, operatori della finanza, associazioni di inquilini, amministratori di condomini, proprietari immobiliari.
Smettiamo di bruciare soldi
Riaccendiamo l’economia del rinnovamento energetico degli edifici
Nel miglior interesse di tutti, aderite alla nostra proposta!
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